…è la prima volta che vedo il mare!

Inizia così la vacanza di 12 bambini, 8 mamme e 4 educatrici del progetto per donne vittime di violenza, organizzata dalle nostre educatrici delle Case Rifugio...
Inizia così la vacanza di 12 bambini, 8 mamme e 4 educatrici del progetto per donne vittime di violenza, organizzata dalle nostre educatrici delle Case Rifugio. Ritrovo ore 7.00 del mattino, una levataccia, ma nessun volto mostra segni di stanchezza: anche gli occhi dei più piccoli sono svegli e luccicano per l’entusiasmo di partire per questo viaggio! Il treno preso al volo e ci sembra di giungere all’arrivo in un attimo, il gruppo è pieno di eccitazione.

“Ma dov’è il mare? Non si vede!” “Dobbiamo prendere il bus! Gli ombrelloni li abbiamo presi? Quello rosa dov’è?” “Tranquilla Edu, l’ho preso! Lo porto io che tu hai già le mani piene, così vi aiuto!”, risponde quel bimbo che era “troppo vivace” per le maestre a scuola, e ci riempie di orgoglio.

Arriviamo all’hotel, ci cambiamo al volo e finalmente… il mare! In meno di un secondo tutto il gruppo si tuffa nell’acqua, anche la bimba che l’anno scorso ha pucciato solo i piedi per la paura, quest’anno ha già l’acqua fino alle ginocchia, incredibile!

Si nuota e si gioca: il mare nasconde delle meraviglie, ma la cosa più bella è vedere la curiosità mista a felicità dei bambini che con le loro mamme esplorano il fondale marino, la spiaggia, saltano le piccole onde così grandiosamente divertenti, raccolgono conchiglie, si fanno nuovi amici che propongono di giocare a palla insieme, costruiscono castelli di sabbia, delle vere sculture architettoniche.

La sera, dopo una bella doccia rinfrescante siamo pronti per la cena: mangiare al ristorante dell’hotel, tutti insieme, è una cosa straordinaria per le nostre mamme che per una volta non devono barcamenarsi tra fornelli e bimbi da accudire. E dopo cena? C’è chi si rilassa chiacchierando seduti al tavolino in terrazza, altre che preferiscono una passeggiata, qualcuno invece ha giocato e nuotato così tanto che non resiste al sonno che chiama.

Il giorno successivo, una gustosa colazione e siamo di nuovo pronti a diventare tutt’uno con le onde del mare. Il divertimento è alle stelle! Passa la mattina, il pranzo e anche il pomeriggio. Il tempo vola, giusto un ultimo tuffo ed è già ora di dirigersi verso la stazione per tornare a casa.

“Il prossimo anno cercheremo di restare più giorni, promesso!!!”

Di nuovo zaino in spalla, trolley nella mano, braccioli e gommoni sgonfi, ancora bagnati nel sacchetto e siamo pronti per salire sul treno. Una partita a Uno, mille chiacchere e risate, il mare è ancora presente nelle loro parole ma cominciamo ad affacciarsi i pensieri della scuola, l’inizio è alle porte. I più grandi si confrontano su quante pagine del libro delle vacanze mancano, qualcuno incredibilmente li ha già finiti e poi la più grande, con un sorriso splendente in volto esclama:

“Quest’anno anche io so cosa scrivere per il tema sulle vacanze!”

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